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Vini e Liquori

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Sandeman Porto White
Sandeman Porto White

Il Porto White, dello storico marchio portoghese Sandeman, è la versione meno conosciuta del più famoso vino portoghese. È un’etichetta di straordinaria finezza ed eleganza, che mette in luce l’eccellenza delle uve autoctone a bacca bianca del territorio, una ricchezza ancora da scoprire e valorizzare. È una bottiglia dedicata agli appassionati dei grandi vini fortificati, che desiderano scoprire anche il volto bianco della Valle del Douro, una delle zone dell’Europa più vocate in assoluto per la viticoltura. Il White Porto è un’eccellenza realizzata da Sandeman, una delle cantine più famose e importanti del Portogallo. Nasce da un assemblaggio di uve bianche autoctone del territorio: Códega, Gouveio, Malvasia Fina e Viosinho, coltivate nella zona della valle del Douro, sui meravigliosi terrazzamenti soleggiati che caratterizzano il paesaggio delle sponde del fiume. La vendemmia si svolge manualmente e dopo la diraspatura, si procede a una pressatura soffice. Il mosto fermenta a temperatura controllata con macerazione sulle bucce, per garantire una completa estrazione delle componenti aromatiche. La fermentazione viene arrestata  con l’aggiunta di alcol, in modo da lasciare un residuo zuccherino. I vini rimangono nella Valle del Douro fino a primavera, quando vengono trasferiti a Vila Nova de Gaia per invecchiare in botti di rovere. L’assemblaggio definitivo viene fatto con vini affinati da 2 a 5 anni, a garanzia di un risultato finale armonioso. Il Porto White Sandeman è un vino dal profilo elegante, un’espressione particolare del territorio, che si farà apprezzare soprattutto se servito fresco in abbinamento a frutta secca, in particolare a mandorle salate, o semplicemente da solo a fine cena. Alla vista si presenta di un luminoso colore giallo chiaro con leggeri riflessi dorati. Raffinato e fine, esprime un bouquet connotato da intense note di frutta matura a polpa gialla, morbidezze di frutta tropicale, cenni di vaniglia, note di zenzero, sfumature floreali e di delicate spezie bianche. Al palato è limpido e lieve, con un sorso delicato e una piacevole dolcezza fruttata, ben equilibrata da un finale fresco e di buona persistenza gustativa.

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Erste+Neue Moscato Giallo 2023
Erste+Neue Moscato Giallo 2023

Il Moscato Giallo Erste+Neue nasce sui territori montani dell’Alto Adige. La cantina è una storica cooperativa, derivante dall’unione nel 1986 della Prima cantina sociale di Caldaro, Erste appunto, risalente al 1900 e dalla Nuova cantina sociale, del 1925. Una lunga tradizione che da sempre ha portato all’approfondita conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, sfruttando quindi al meglio i vitigni che trovano qui habitat adatti allo sviluppo di tutte le loro caratteristiche. I meravigliosi vigneti terrazzati si estendono attorno al lago di Caldaro, in una paradiso terrestre dove il microclima gode della barriera costituita dalle catene montuose circostanti che riparano dai venti eccessivamente freddi provenienti dal Nord. Erste+Neue Moscato Giallo è composto dal medesimo vitigno in purezza. Le viti sono ubicate sui pendii collinari attorno al lago di Caldaro, allevate secondo la tradizione a pergola, su terreni dalla conformazione franco sabbiosa, molto ricchi di scheletro. La raccolta avviene manualmente nel periodo valutato come ottimale, tenendo conto di ogni variabile atta ad avere tutte le caratteristiche del vitigno. Il periodo di macerazione con le bucce è di 6 ore, la fermentazione alcolica avviene a temperatura controllata in tini di acciaio, dove si svolge anche il successivo affinamento. Tutte le operazioni sono svolte senza la presenza di ossigeno, per preservare l’integrità delle uve. Il Moscato Giallo Erste+Neue è caratterizzato da un tenue giallo paglierino. Una volta versato nel calice, i profumi che arrivano al naso sono prima di tutti quelli fruttati, più dolci quelli di pesca gialla, più aciduli quelli agrumati. Arrivano poi anche delle note pregnanti di erbe di montagna, che portano alla mente gli spettacolari paesaggi alto atesini, di montagne e verde. Puntellano il bouquet alcune note speziate che danno un tocco in più. In bocca è un bianco fresco e delicato, che si beve facilmente, con note minerali e quelle aromatiche del Moscato. È dotato di freschezza e di brio, e si accompagna ottimamente con pesce, formaggi freschi e verdure.  

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Casalfarneto Passerina BIO 'Frida' 2022
Casalfarneto Passerina BIO 'Frida' 2022

La Passerina BIO “Frida” della cantina marchigiana Casalfarneto è stata la prima etichetta prodotta in regime di agricoltura biologica certificata da questo importante marchio. È un vino che nasce dall’amore per il territorio e i suoi vitigni autoctoni e dalla volontà di preservarne intatta la natura, attraverso una viticoltura responsabile. Rinunciare all’utilizzo delle sostanze chimiche vuol dire restituire la centralità all’ambiente, alla vigna e alla spontanea vitalità e ricchezza della terra. Da questi presupposti nasce un vino limpido e puro, sottile e fresco, con intensi aromi di frutta. Semplice e vivace, si fa apprezzare per la sua piacevole scorrevolezza. Il nome scelto per l’etichetta è un omaggio alla grande artista messicana Frida Khalo. Il “Frida” BIO Passerina è il vino della svolta, che ha segnato l’ingresso della cantina Casalfarneto nel mondo dell’agricoltura biologica. La filosofia orientata alla valorizzazione dei vitigni autoctoni, trova la massima coerenza nella scelta Bio. Si tratta, infatti, di un modo di coltivare, che porta in primo piano la personalità del vitigno in modo diretto, senza mediazioni. Le uve provengono da una vigna della tenuta in cui non si utilizzano prodotti chimici di sintesi, ma solo zolfo e rame per combattere peronospora e oidio. La vendemmia si svolge manualmente nel periodo di perfetta maturità, con il giusto equilibrio tra dolcezza zuccherina e freschezza. Al termine della pressatura soffice, il mosto fiore è fatto fermentare in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura alcuni mesi in vasche d’acciaio, in modo che possa preservare tutta la sua fragranza e freschezza varietale. Il vino “Frida” prodotto da Casalfarneto è un bianco realizzato con un antico vitigno autoctono riscoperto negli anni ’90, che in poco tempo ha conquistato il palato degli appassionati, grazie alla sua immediata piacevolezza. Alla vista è di colore giallo paglierino chiaro con leggeri riflessi verdolini. Sottile e delicato, propone profumi di fiori bianchi, tiglio, erbe aromatiche, aromi di agrumi, scorza di cedro, pompelmo e frutta a polpa bianca. Il sorso è brioso e limpido, con piacevoli note agrumate, sfumature di frutta tropicale, che accompagnano verso un finale sapido e di vibrante freschezza citrina. È ideale da degustare come aperitivo o per accompagnare un antipasto di mare o le classiche olive farcite all’ascolana.

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Duca di Salaparuta Rosato 'Calanìca' 2022
Duca di Salaparuta Rosato 'Calanìca' 2022

Il Rosato “Calanìca” della famosa cantina Duca di Salaparuta è un’etichetta dal profilo fresco e fragrante, realizzata con un assemblaggio di uve a bacca rossa storicamente coltivate in Sicilia. Il delicato processo di vinificazione in rosato, realizzato in modo poco estrattivo, permette di ottenere un vino di grande finezza, con aromi sottili ed eleganti. Le belle note floreali, agrumate e fruttate, regalano un’esperienza gustativa tutta giocata sulla raffinatezza espressiva, che rende l’etichetta particolarmente adatta ad essere degustata al momento dell’aperitivo o per accompagnare antipasti di mare, in particolare a base di crostacei. Il “Calanìca” è un Rosato che completa la gamma di questa linea di vini territoriali di Duca di Salaparuta, una delle cantine che hanno contribuito in modo determinante alla cresciuta qualitativa del vino siciliano. Oggi gestiste numerose tenute nelle zone più vocate dell’isola, coltivando soprattutto le varietà autoctone siciliane. Le vigne da cui provengono le uve a bacca rossa con cui viene prodotto il rosato, si trovano nelle proprietà aziendali della Sicilia centro-occidentale. Al termine delle operazioni di vendemmia, leggermente anticipate per preservare la giusta freschezza necessaria per realizzare un rosé elegante ed equilibrato, i grappoli sono sottoposti a un breve periodo di criomacerazione, prima di procedere alla pressatura soffice con un breve contatto con le bucce. Il mosto fiore viene vinificato in bianco in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Prima dell’imbottigliamento, riposa alcuni mesi in vasche d’acciaio, in modo da conservare intatta la giovanile fragranza espressiva. Il vino rosé “Calanìca” s’inserisce nel rinnovato interesse che questa tipologia sta vivendo a livello mondiale. I consumi di Rosé sono in costante crescita e gli appassionati ne hanno finalmente scoperto le straordinarie qualità anche a tavola, dove offre una vasta possibilità di abbinamenti. In linea con le più moderne tendenze, che seguono la grande scuola provenzale, è un’etichetta giovane, fresca e immediata, che conquista fin dal primo sorso. Nel calice si presenta con un bellissimo rosa tenue dai riflessi luminosi e con delicati profumi di zagara, fiori bianchi, scorza d’agrumi, pompelmo, pesca bianca e sfumature di erbe selvatiche della macchia mediterranea. Sottile e raffinato, si distingue per un sorso armonioso e lineare, che conduce verso un finale fresco e piacevolmente sapido.

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Notte Rossa Verdeca 2022
Notte Rossa Verdeca 2022

La Verdeca di Notte Rossa è un bianco giovane e fresco, dai toni delicati e marini, che ben rappresenta la tradizione dei bianchi pugliesi. In una terra dominata da grandi rossi, non è facile per un’uva a bacca bianca ritagliarsi spazio. Tuttavia la Verdeca ha saputo sopravvivere anche alla moda delle uve internazionali, in virtù di un carattere particolare, che fa della finezza espressiva e della semplicità gustativa il suo punto di forza. È la bottiglia ideale da stappare quando si ha voglia di un bianco non troppo strutturato e ricco, da bere piacevolmente in compagnia. Il bianco Verdeca è il frutto del lavoro della realtà vitivinicola pugliese Notte Rossa, teso a valorizzare e far conoscere i vini classici del territorio. Sono bottiglie dal volto schietto e immediato, realizzate con uve di ottima qualità e con l’intento di restare fedeli allo spirito più autentico del Salento. Le vigne di Verdeca sono coltivate sulle belle esposizioni soleggiate dei primi rilievi collinari a nord della città di Taranto. Il clima mediterraneo, la presenza delle dolci brezze marine e di terreni prevalentemente argillosi, creano le condizioni ideali per il vitigno. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata di 16 °C e il vino si affina, sempre in acciaio, per alcuni mesi prima della messa in commercio. Il vino Verdeca, realizzato da Notte Rossa, è il bianco più rappresentativo della storia e della tradizione pugliese. Non solo perché si tratta di un antico vitigno autoctono da sempre coltivato in regione, ma anche per le sue caratteristiche gustative, che ne fanno un ottimo compagno di tavola da abbinare ai piatti tipici della cucina pugliese di mare, in particolare con antipasti e pesce crudo. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino con luminosi riflessi verdolini. Il bouquet è caratterizzato da sottili profumi floreali, cenni agrumati, aromi di frutta a polpa bianca, melone cartucciaro, note di erbe officinali e ricordi iodati. Il sorso è scorrevole e limpido, con un frutto delicato, che sfocia in un finale fresco e sapido.

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Viviani Valpolicella Classico 2022
Viviani Valpolicella Classico 2022

Il Valpolicella Classico di Viviani esprime il carattere più giovanile, versatile, schietto e fragrante del territorio: eccezionale connubio tra modernità e aderenza territoriale. L’assaggio è infatti giovane e scorrevole, dal sorso croccante e beverino, frutto dalla lavorazione svolta esclusivamente in acciaio delle uve autoctone. Un’etichetta che si abbina perfettamente alle ricette della cucina mediterranea, a primi piatti, ad affettati, a carni bianche e anche con piatti saporiti a base di pesce. Si tratta del rosso quotidiano per eccellenza: semplice e immediato ma capace di riservare grandi soddisfazioni a tavola, accompagnando la cucina casalinga. Questo Valpolicella Classico Viviani ha origine da un blend di vitigni a bacca rossa autoctoni, dove, accanto a un 70% di Corvina Veronese, troviamo un 30% di Rondinella. Il mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini fermenta spontaneamente in contenitori d’acciaio grazie all’azione dei lieviti indigeni, nel rispetto delle più autentiche tradizioni contadine. Il vino rimane in acciaio a maturare fino a febbraio, per poi affinare ulteriormente per due mesi direttamente in vetro, dopo l’imbottigliamento. Il Viviani Valpolicella Classico si sviluppa nel calice con un colore tipicamente rubino, attraversato da leggere venature più violacee, evidenti nell’unghia. Il naso è ricolmo di profumi fini e sottili, che si annunciano con eleganti tocchi fruttati e speziati, arricchiti anche da nuance di erbe aromatiche. All’assaggio è di corpo beverino, con un sorso gustoso e appagante, che fa leva su una trama tannica finemente integrata nella struttura generale. Un rosso veneto che, con quest’annata, mette d’accordo la principale critica di settore, non solo italiana: considerando anche il prezzo vantaggioso, non assaggiarlo sarebbe un peccato.

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Marotti Campi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 'Luzano' 2023
Marotti Campi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 'Luzano' 2023

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Luzano” è una tipica interpretazione di ciò che offre questa denominazione marchigiana. Al naso infatti, oltre a note fruttate e floreali, si avverte un tipico cenno di mandorla amara, mentre al palato domina un sorso secco, dove la mineralità lascia un’impronta evidente. Un’etichetta con cui la cantina Marotti Campi conferma una gamma di prodotti di alta qualità a prezzi più che accessibili. Questo Verdicchio dei Castelli di Jesi “Luzano” nasce dalle omonime uve coltivate nei pressi di Morro d’Alba. I vigneti, situati a circa 180 metri sul livello del mare, hanno un’esposizione verso nord-est e nord-ovest e presentano un terroir di composizione mista, tendente all’argilloso. La vendemmia, rigorosamente manuale, inizia alla metà di Settembre, e il mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini fermenta in vasche d’acciaio a una temperatura controllata di 15 gradi. La maturazione si svolge sempre in acciaio, per un periodo di 6 mesi in cui il vino rimane sulle fecce nobili, per poi procedere con le operazioni di imbottigliamento. IL “Luzano” è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore che alla vista si annuncia con un colore giallo paglierino luminoso, attraversato da leggeri riflessi più tendenti al verdolino nell’unghia. Al naso precisi e nitidi si avvertono sentori floreali e fruttati, arricchiti da sensazioni che riportano al minerale e alla pietra focaia. In bocca è di corpo leggero, con un sorso dall’anima fresca, che fascia il palato con un gusto sapido dotato di una buona persistenza. Un bianco marchigiano firmato Marotti Campi che si contraddistingue per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

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Argiolas Nuragus 'S'Elegas' 2023
Argiolas Nuragus 'S'Elegas' 2023

S’Elegas è un Nuragus di Cagliari DOC, prodotto dalla cantina Argiolas in provincia di Cagliari. Si tratta di una rara e bella espressione di un vitigno autoctono sardo a bacca bianca, non particolarmente conosciuto: il Nuragus. Ha una personalità floreale e fruttata, profumata e di piacevole beva. Ricalca alla perfezione l’identità del vitigno e del suo territorio di origine. La cantina Argiolas si concentra molto sulla valorizzazione delle varietà locali e della tradizione per mettere in luce le potenzialità e le caratteristiche della terra sarda. I vigneti dedicati alla produzione di questo vino bianco sono situati presso la tenuta Sa Tanca, la quale si estende dalla zona di Guamaggiore a quella di Selegas. La tenuta ha un’estensione di circa 80 ettari e si compone di rilievi che derivano dai calcari grossolani del Miocene. I terreni sono eterogenei, presentando una commistione di terre brune dotate di buona permeabilità e di terre bianche ricche di calcare. I vigneti di questa zona presentano altitudine variabile tra i 200 ed i 350 metri, garantendo quegli sbalzi termici necessari ad ottenere la finezza dei profumi e dell’aroma varietale. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, durante le prime ore del mattino. Dopo una pressatura soffice ed una decantazione a freddo, il mosto fermenta e affina in contenitori di acciaio inox. Il S’Elegas di Argiolas presenta, alla vista, un colore giallo paglierino. Il profumo è improntato su fiori e frutta, con sentori di pesca e agrumi su uno sfondo di erbe aromatiche. Al gusto si apre in un sorso morbido e corposo che chiude con un finale ammandorlato tipico della varietà. L’Argoilas Nuragus S’Elegas è un vino territoriale e varietale che racconta di una faccia nascosta della Sardegna, tradotta in un vitigno tanto sconosciuto quanto interessante.

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Mandrarossa Nero d'Avola 2022
Mandrarossa Nero d'Avola 2022

Il Nero d’Avola è un vino rosso fresco e piacevole che nasce lungo la costa sabbiosa della Sicilia sud-occidentale, caratterizzata da dune sinuose. Siamo vicino al mare dunque, e proprio questa contiguità contribuisce a donare struttura e morbidezza al prodotto finale, oltre ad accrescerne il ventaglio di profumi al naso, che dal fruttato passa a raccontare anche le note tipiche della macchia mediterranea. Una bottiglia firmata Mandrarossa che, come spesso succede, riesce a offrire un vino di qualità a un prezzo davvero accessibile.    Il Nero d’Avola Mandrarossa nasce dalle uve di un vitigno autoctono importante per la viticoltura siciliana, il Nero d’Avola. Le viti di questa varietà crescono all’interno di vigneti esposti verso sud e sud-ovest, situati a circa 50-250 metri sul livello del mare, caratterizzati da un sottosuolo calcareo e di medio impasto. Il mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini migliori fermenta in acciaio a una temperatura di 22-25 gradi, macerando per 8-10 giorni. Il successivo affinamento si svolge in acciaio per qualche mese, sino a quando il vino non viene ritenuto pronto dalla cantina Mandrarossa, che procede quindi con le operazioni di imbottigliamento.  Il Nero d’Avola si annuncia alla vista con un colore rosso rubino non troppo intenso, caratterizzato da una moltitudine di riflessi più tendenti al violaceo. Lo spettro olfattivo ruota intorno a sentori di piccola frutta a bacca nera e rossa, che si muovono su un tappeto di note più mediterranee, che perdurano anche sul finale. In bocca è di corpo leggero, fresco e sapido, con un sorso dal gusto a tratti più fruttato. Un’etichetta che risente della vicinanza con il mare, con cui la cantina Mandrarossa si conferma grande interprete dei varietali autoctoni siciliani.

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Fattoria dei Barbi Morellino di Scansano 'Etichetta Rossa' 2020
Fattoria dei Barbi Morellino di Scansano 'Etichetta Rossa' 2020

Il Morellino di Scansano “Etichetta Rossa” è tanto delicato e intrigante nei profumi, dove il ventaglio di note aromatiche si fa variegato, quanto piacevole al palato, grazie a un sorso avvolgente e scorrevole. Una bottiglia con cui la cantina Fattoria dei Barbi racconta la denominazione del Morellino in una veste d’immediata comprensione, focalizzandosi sul rendere Sangiovese e Merlot altamente bevibili. Un rosso piacevole da bere già ora, ma che volendo può evolvere ancora per tre o quattro anni, strutturandosi maggiormente. Il Morellino di Scansano “Etichetta Rossa” prende vita da un blend dove il Sangiovese si unisce con una varietà internazionale a bacca rossa che da secoli si trova a suo agio tra i confini regionali toscani, il Merlot. Fattoria dei Barbi coltiva questi due vitigni in vigneti situati a un’altezza di circa 250 metri sul livello del mare, in parcelle il cui sottosuolo si caratterizza per la presenza di ciottoli. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini fermenta in vasche d’acciaio inox a una temperatura controllata. L’affinamento avviene dopo l’imbottigliamento, e ha una durata di circa 3 mesi. “Etichetta Rossa” all’esame visivo presenta una tonalità che richiama il colore del rubino. Leggeri e croccanti i sentori che avvolgono le narici, sviluppati su tocchi di frutta e aromi del sottobosco, arricchiti da nuance floreali e speziate. Al palato è di corpo leggero, armonioso, con un sorso che scorre in perfetto equilibrio fra componente minerale e fresca, evidenziando un tannino educato. Termina con un retrogusto caratterizzato da un sapore di frutta. Un’etichetta targata Fattoria dei Barbi che conquista per il suo profilo d’insieme e che è ancor più accattivante grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo.

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Angiuli Donato Negroamaro Donato Angiuli 2022
Angiuli Donato Negroamaro Donato Angiuli 2022

Il Negroamaro del produttore pugliese Donato Angiuli è un vino rosso dall’ottimo rapporto qualità-prezzo che nasce nella zona di San Donaci, nel Salento. Il nome Negroamaro proviene dall’espressione del dialetto pugliese “niuru maru”, vale a dire “nero nero”, con il primo termine derivante dal latino “niger” e il secondo dal greco “mavros”, in riferimento al colore particolarmente scuro degli acini a maturazione. L’appellativo non ha quindi nulla a che vedere con qualsivoglia sapore amarognolo del vino, di cui infatti il Negroamaro è assolutamente privo. Donato Angiuli Negroamaro costituisce un’espressione dell’omonima varietà in purezza coltivata su suoli argillosi e sabbiosi nel territorio di San Donaci. Quando le uve hanno raggiunto il grado di maturazione ideale, generalmente verso metà settembre, si procede con la raccolta manuale. I grappoli vengono quindi pigiati in maniera soffice e il mosto va incontro a fermentazione alcolica a temperatura controllata in vasche di acciaio inox, con 10 giorni di macerazione sulle bucce a cappello sommerso. La maturazione di alcuni mesi ha luogo sempre in acciaio e dopo un ulteriore breve riposo in bottiglia il vino viene infine commercializzato. Il Negroamaro di Puglia della tenuta di Donato Angiuli possiede una tonalità rosso rubino carico. L’olfatto è descritto da gradevoli sentori fruttati di prugna e frutti di bosco, alternati a delicati richiami floreali e speziati. Lo sviluppo al palato si mostra equilibrato e di buon corpo, con un piacevole tannino e una buona freschezza ad anticipare la chiusura fruttata. Si tratta di un Negroamaro perfetto da bere in gioventù così da apprezzarne l’accessibilità e facilità di lettura, magari in accompagnamento a un gustoso arrosto di arista.

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Di Majo Norante Sangiovese 2020
Di Majo Norante Sangiovese 2020

Il Sangiovese Di Majo Norante è un vino la cui classe risiede nell’equilibrio delle sensazioni che riporta sia al naso che in bocca. Delicati profumi coinvolgono il naso in una danza di note sottili e nitide, aprendo a un sorso ampio e deciso, che conduce la degustazione con linearità, senza alcuna sbavatura. Una bottiglia che rivela le grandi potenzialità dei rossi del Molise, che grazie all’impulso di realtà produttive importanti come Di Majo Norante sta vivendo un vero e proprio rinascimento enologico da monitorare con attenzione. Il vino rosso di Di Majo Norante ha origine dai vigneti la cui età è di 22 anni, situati nella zona compresa fra Martarosa e Ramitello, caratterizzati da un sottosuolo composto principalmente da calcare. L’altezza sul livello del mare delle vigne è compresa fra i 50 e i 100 metri, e le viti di Sangiovese crescono con il sistema della spalliera. La vendemmia si effettua a Ottobre, e il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini fermenta in acciaio, macerando sulle bucce per un mese circa, periodo durante il quale si svolge anche la malolattica. L’affinamento finale dura 3 mesi in acciaio, al termine dei quali il vino, dopo l’imbottigliamento, rimane a stabilizzarsi ancora per un breve periodo in vetro. Il Sangiovese di Di Majo Norante si sviluppa nel calice con un colore rubino concentrato, dotato di una bella lucentezza. La piccola frutta a bacca rossa e nera si mescola a effluvi floreali, che virano poi verso tocchi più mediterranei e cenni più profondi, dove si avverte un cenno al cuoio. Al palato è di corpo medio, gustoso e rinfrescante, con un sorso che scorre in bocca con ottima armonia. Un’etichetta di personalità e spessore, che coniuga gli antichi saperi contadini con una visione rivolta al futuro dell’enologia molisana, valorizzando la tipicità dei suoi territori.

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Produttori di Manduria Primitivo Rosato 'Aka' 2023
Produttori di Manduria Primitivo Rosato 'Aka' 2023

Il Rosato “Aka” dei Produttori di Manduria è prodotto con Primitivo in purezza vinificato in rosé. Si tratta di un vino classico della tradizione pugliese, da sempre orientata alla produzione di rosati di buona struttura e intensità aromatica, che ben si abbinano a molti piatti della cucina del territorio. Al naso esprime fragranti aromi fruttati di piccoli frutti a bacca rossa e mela. Il sorso è ricco e appagante, con frutto maturo e armonioso, ben bilanciato da un finale di buona freschezza. Il rosé “Aka” è un vino che si inserisce a pieno titolo tra le etichette dei Produttori di Manduria, che meglio rappresentano le consuetudini enologiche del territorio. La cantina è una vivace realtà produttiva composta da oltre 400 soci, che gestisce 900 ettari di vigneto, di cui oltre la metà coltivato a Primitivo. L’età delle vigne è di 20-40 anni e il sistema di allevamento più diffuso nei vigneti più vecchi è quello tradizionale ad alberello, mentre negli impianti più giovani si utilizza spesso la spalliera. La presenza di tante parcelle permette ogni anno di scegliere le uve migliori e di produrre sempre vini di qualità. Le uve del rosato provengono dalla zona di Manduria e le vigne sono coltivate a un’altitudine compresa tra i 60 e i 120 metri sul livello del mare, su terreni a medio impasto di matrice calcarea-tufacea. La vendemmia si svolge verso la fine di agosto e la fermentazione si svolge in acciaio a temperatura controllata con un contatto con le bucce di 12 ore. Il vino si affina in vasche d’acciaio inox per circa tre mesi prima di procedere all’imbottigliamento. Il vino “Aka” della cantina dei Produttori di Manduria è un classico rosato pugliese a vocazione gastronomica, caratterizzato da un buon corpo e da una piacevole ricchezza gustativa, che ben esprime i caratteri di un vitigno generoso come il Primitivo. Nel calice ha un colore rosa corallo luminoso. All’olfatto è intenso, con fragranti aromi di fragoline, lampone, piccoli frutti di bosco e mela rossa. Al palato ha una buona struttura, è caldo e armonioso, dal frutto morbido e suadente, ben equilibrato dalla freschezza. Il finale è di buona persistenza.

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Notte Rossa Primitivo di Manduria 2022
Notte Rossa Primitivo di Manduria 2022

Il Primitivo di Manduria Notte Rossa è una classica espressione della generosa terra del Salento. È prodotto con il vitigno a bacca rossa più diffuso nel territorio, che proprio nella zona di Manduria si esprime con un profilo mediterraneo, ricco e intenso. L’affinamento in legno rende il vino particolarmente armonioso, con densi aromi fruttati e morbide note evolutive. Il suo sorso, caldo e suadente regala un’esperienza gustativa infinita. È un’etichetta adatta a chi cerca un rosso di notevole struttura, potente e concentrato, ideale da portare a tavola con piatti di carni rosse arrosto o alla brace. Il Primitivo di Manduria viene prodotto da una realtà vitivinicola pugliese che coltiva vigne nel territorio di Sava, in provincia di Taranto. La tenuta Notte Rossa si trova a un’altitudine di 100 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da un clima caldo e secco, mitigato solo dalla presenza costante delle brezze marine. Le vigne si trovano in alcuni dei luoghi più vocati per la produzione del Primitivo, sui classici suoli rossi caratterizzati dalla presenza di calcare, argille e sabbie. Le vecchie viti ad alberello producono poche uve di alta qualità, in un luogo dalla natura ancora selvaggia e incontaminata, tra gli arbusti spontanei della macchia mediterranea. Grazie a queste particolari caratteristiche pedoclimatiche, il Primitivo raggiunge alti livelli espressivi, regalando vini dalla forte impronta territoriale. Il Primitivo di Manduria Notte Rossa è figlio delle terre della zona di Sava. Al termine delle operazioni di vendemmia, le uve sono sottoposte a fermentazione con utilizzo di lieviti selezionati e un periodo di macerazione sulle bucce di una decina di giorni. Pima della messa in bottiglia, il vino matura per almeno 5-6 mesi in barrique. Nel calice si presenta con una veste color rosso rubino dai giovanili riflessi violacei. All’olfatto si apre su morbidi aromi di prugne mature, confettura di ciliegie, piccoli frutti a bacca scura, accompagnati da dolci note di spezie orientali, sfumature di cacao, cioccolato amaro e vaniglia. Il sorso è denso e ricco, con un frutto dolce e una tessitura tannica vellutata e sottile. Il finale è di grande equilibrio, con una chiusura molto persistente, che ritorna su note speziate.

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Paone Mimmo Catarratto 'Pel'Oro' Mimmo Paone 2023
Paone Mimmo Catarratto 'Pel'Oro' Mimmo Paone 2023

Il Cataratto di Mimmo Paone è detto “Pel’Oro” perché il suo acino brilla sotto il cocente sole di Sicilia. I 70 ettari vitati di proprietà della famiglia Paone si trovano nella zona di Torregrotta, nel messinese, nei pressi dello Stretto, zona evocativa per le sue ampie vedute mozzafiato e i suoi bucolici paesaggi siciliani. Le uve sono accarezzate dal vento Maestrale e crescono in un clima caldo a tratti mite. La cantina è a conduzione famigliare ed è tradizionalmente gestita dal passaggio di testimone tra padri e figli, attualmente Mimmo Paone è affiancato dal figlio enologo Giuseppe Paolo. “Pel’Oro” rappresenta il Catarratto in tutta la sua tradizione. Questa varietà è stata scelta storicamente per la grande quantità produttiva, ma poi grazie alle sapienti mani di alcuni produttori siciliani, proprio come Mimmo Paone è diventata un’uva di grande qualità, che oggi cresce praticamente solo in Sicilia. I terreni, situati a 300 metri sul livello del mare, sono a impasto misto drenano perfettamente l’acqua necessaria al nutrimento della vite. La vinificazione è preceduta da una breve criomacerazione e la fermentazione avviene esclusivamente in acciaio inox. L’affinamento avviene anch’esso in acciaio per una durata di 5 mesi. Mimmo Paone con il suo Catarratto “Pel’Oro” ci regala una piccola fetta della propria terra con tutti i suoi contorni mediterranei e marini. Alla vista si presenta con un manto giallo dorato, dotato di grande luminosità. Gli aromi che giungono al naso richiamano intensamente il gelsomino, le erbe aromatiche e la pasta di mandorle. Questo bianco siciliano è accompagnato da un sorso avvolgente, quasi mieloso, ma contemporaneamente fresco e beverino. Paone rivoluziona il Cataratto, donandogli sfumature lucide con un’etichetta destinata a piacere a molti per la sua schiettezza ed espressività territoriale.

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Adriano Marco e Vittorio Barbera d'Alba 2022
Adriano Marco e Vittorio Barbera d'Alba 2022

La Barbera d'Alba di Adriano Marco e Vittorio è una bella interpretazione, schietta e fragrante, di uno dei vini più famosi e amati del Piemonte. Rosso popolare e quotidiano per eccellenza, oggi la Barbera ha raggiunto livelli qualitativi molto interessanti. L’attenzione in vigna e vinificazioni accurate ne hanno messo in luce il vero potenziale, che le ha permesso di conquistare un posto di primo piano nel panorama dei rossi piemontesi. I suoi aromi fruttati, ricchi e piacevoli, i tannini delicati e la sua piacevole esuberanza, ne fanno uno splendido vino da bere giovane per apprezzarne tutta la vivace freschezza. La Barbera d'Alba è prodotta da una famiglia piemontese che si dedica alla viticoltura dagli inizi del ‘900. La cantina Adriano Marco e Vittorio si trova nel territorio di Seno d’Elvio dove gestisce una trentina di ettari di vigna suddivisi in vari vigneti, tra cui: Mottura e Avoglieri Argantino e la vigna Basarin a Neive. Le splendide esposizioni collinari, i terreni di vocate marne blu e la conduzione della vigna senza utilizzo di diserbanti, permettono di avere uve sane e di ottima qualità. I vigneti si trovano tra boschi e noccioleti, lasciati intatti per favorire la naturale biodiversità dell’habitat. I vini di Marco e Vittorio Adriano rispecchiano perfettamente questa visione fatta cose semplici e autentiche, senza inutili mediazioni o sovrastrutture, vini sinceri che hanno il sapore della tradizione. Il vino Barbera d'Alba di Adriano Marco e Vittorio nasce da vigne che hanno un’età media di oltre 20 anni, coltivate a circa 300 metri d’altitudine nella vallata di Seno d’Elvio, su terreni caratterizzati da marne calcareo-argillose. È in queste privilegiate condizioni pedoclimatiche, che i migliori grappoli di Barbera vengono vendemmiati e poi avviati alla fermentazione in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata. Il vino riposa per alcuni mesi in vasche d’acciaio prima d’essere imbottigliato. Nel calice si presenta di colore rosso rubino con le classiche sfumature giovanili violacee. Al naso è intenso, con profumo di viola, aromi di frutta rossa fragrante, ciliegia matura e morbide spezie. Il sorso è scorrevole e brioso, con un frutto croccante e un finale fresco e sapido.

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Notte Rossa Nero di Troia 2023
Notte Rossa Nero di Troia 2023

Il Nero di Troia, prodotto dalla cantina Notte Rossa, è un’etichetta dal profilo intenso e mediterraneo, che illustra molto bene il carattere di quest’uva coltivata soprattutto nella zona nord della regione. Il suo carattere deciso e la sua forte personalità, regalano un rosso dagli aromi maturi, con una buona complessità aromatica, ampliata ed esaltata dalle note evolutive derivanti dall’affinamento in legno. Le sue peculiarità gustative, lo rendono adatto ad accompagnare carne alla brace, arrosti di manzo o grigliate miste. Il vino Nero di Troia fa parte dell’ampia gamma di Notte Rossa, una cantina pugliese impegnata nella valorizzazione in purezza dei varietà da secoli presenti in regione. I vigneti di Nero di Troia si trovano nella zona classica di quest’antico vitigno autoctono pugliese. L’area di coltivazione è, infatti, situata nella regione dell’Alta Murgia, a circa 180 metri sul livello del mare, su terreni di matrice calcareo-argillosa, ricchi di scheletro, che insistono su banchi di rocce di calcare. Il clima mediterraneo, mitigato dalle costanti brezze marine e caratterizzato da buone escursioni termiche, favorisce una maturazione delle uve con aromi intensi. Al termine delle operazioni di vendemmia, i migliori grappoli sono avviati alla fermentazione a temperatura controllata, con una macerazione sulle bucce di una decina di giorni. Il vino riposa per 6 mesi in barrique di rovere francese e americano e viene messo in commercio dopo un beve affinamento in bottiglia. Il rosso Nero di Troia Notte Rossa è una bottiglia molto interessante, che permette d’apprezzare in purezza e nella sua limpida ricchezza espressiva, un vino troppo spesso oscurato dalla popolarità di Primitivo e Negroamaro. Nel calice ha un colore rosso rubino molto intenso dai riflessi luminosi. All’olfatto esprime un bouquet caratterizzato da profumi di frutta rossa matura, pugne, ciliegia, amarena, mora, cenni di arbusti spontanei della macchia mediterranea, aromi di morbide spezie orientali, di vaniglia, radice di liquirizia, sfumature tostate di torrefazione e di cacao amaro. Al palato ha una buona struttura, con un piacevole rilievo tannico, aromi maturi e complessi, che si distendono verso un finale fresco, persistente e armonioso.

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Giorgi Sangue di Giuda 2023
Giorgi Sangue di Giuda 2023

Il Sangue di Giuda della cantina Giorgi è un vino piacevolmente dolce e frizzante prodotto in prevalenza con uve Croatina e Barbera più una piccola percentuale di Vespolina, Uva Rara e Pinot Nero. La zona più adatta alla produzione di questa etichetta è la parte orientale del territorio dell’Oltrepò Pavese che, grazie alle caratteristiche argilloso-calcaree dei suoli, meglio si addice a quelle che sono le qualità organolettiche desiderate in questo vino dalle particolari caratteristiche. La cantina Giorgi, da sempre a conduzione famigliare, garantisce forse una delle migliori espressioni del Sangue di Giuda del Pavese. Il processo di vinificazione inizia dopo la vendemmia quando le uve vengono trasportate in cantina dove viene svolta un’attenta selezione manuale dei grappoli ritenuti più idonei. I grappoli selezionati vengono pigiadiraspati e il mosto così ottenuto viene portato a fermentazione a contatto con le bucce per un breve periodo di tempo. Successivamente il mosto viene trasferito in autoclavi di acciaio inox termocondizionate in cui si effettua la presa di spuma e si decide il livello zuccherino desiderato, da mantenere. Il Sangue di Giuda viene poi fatto maturare per alcuni mesi in contenitori di acciaio a pressione controllata, prima di essere imbottigliato. L’Oltrepò Pavese Sangue di Giuda di Giorgi si presenta alla vista di un colore rosso porpora acceso con una bella schiuma cremosa, spessa e persistente. Al naso compaiono intense note vinose e fragranti seguite da sentori di fragoline di bosco, di frutta rossa matura, di confettura di mirtilli e di amarene. A seguire un ricordo di fiori appassiti e note speziate rendono quest’etichetta di buona complessità. In bocca è amabile, di medio corpo, gradevolmente beverino con una buona intensità e persistenza. La cantina Giorgi ci regala così un ottimo accompagnamento per un dopocena in compagnia di amici.

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Feudi di San Gregorio Lacryma Christi Bianco 2022
Feudi di San Gregorio Lacryma Christi Bianco 2022

Il Lacryma Christi Bianco di Feudi di San Gregorio è un bianco campano che ben rappresenta la tipica espressione dell’antica tradizione vitivinicola delle terre del Vesuvio. Nasce da un assemblaggio tra due vitigni autoctoni a bacca bianca storicamente presenti sulle pendici del vulcano: la Coda di Volpe e la Falanghina. È un vino di terroir, che alle fragranti note fruttate, unisce una vena sapida e minerale di chiara connotazione lavica. Affinato solo in acciaio, è un bianco che si fa apprezzare per l’armonia del sorso, equilibrato e scorrevole, che ne rende la beva immediata e piacevole. Il vino Lacryma Christi bianco, vero simbolo dell’antica vocazione dell’area vesuviana, ancora oggi rappresenta una delle migliori eccellenze della regione. La sua importanza è cresciuta negli ultimi decenni con la progressiva riscoperta del potenziale dei vitigni autoctoni della penisola. La cantina dei Feudi di San Gregorio è una delle realtà più importanti della Campania e ha contribuito in maniera determinante al rinascimento del vino del Sud Italia, puntando sulla valorizzazione delle tradizionali varietà campane e producendo vini di qualità. Le sue etichette sono da sempre garanzia di autenticità e tipicità territoriale. Grazie a un vasto parco di vigne, situato in diversi territori della regione, ogni vitigno è coltivato nelle zone storicamente più vocate e sui terreni più adatti, in modo che possa esprimersi sui migliori livelli. Vinificazioni attente e accurate hanno permesso di esaltare le caratteristiche aromatiche delle singole uve, facendole apprezzare nella loro limpida purezza espressiva. Il Lacryma Christi Bianco di Feudi di San Gregorio nasce da una fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Prima d’essere imbottigliato, il vino matura in vasche d’acciaio per un periodo di 5 mesi. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino chiaro e luminoso. Il bouquet regala profumi floreali, aromi di agrumi, di frutta bianca e cenni di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Al palato si presenta con un sorso piacevolmente morbido, armonioso e un centro bocca dal frutto maturo ed espressivo, ben bilanciato da una vena sapida e da una vivace freschezza finale. È un vino vulcanico, minerale e mediterraneo, che racchiude tutto il fascino misterioso del Vesuvio.

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Albinea Canali Lambrusco Grasparossa 'Codarossa'
Albinea Canali Lambrusco Grasparossa 'Codarossa'

Il Lambrusco Grasparossa "Codarossa" di Albinea Canali è una delle etichette più interessanti della gamma della cantina reggiana. Interpreta perfettamente lo stile tradizionale dei rossi frizzanti del territorio, attraverso la valorizzazione delle migliori qualità del vitigno simbolo della zona. Fresco, vivace, fragrante e fruttato è un vino che richiama subito un secondo sorso, grazie a una piacevolezza entusiasmante. La sua vocazione conviviale e gastronomica lo rende perfetto da degustare come aperitivo con un tagliere di salumi o da portare in tavola con primi piatti saporiti o con secondi a base di carni bianche. Il "Codarossa" è un Lambrusco Grasparossa in purezza realizzato da una delle cantine più rappresentative dell’Emilia. Da quasi un secolo Albinea Canali produce vini caratterizzati da una forte identità territoriale, con l’obiettivo di mettere in luce le qualità dei vitigni locali attraverso una produzione di vini frizzanti di qualità. Le uve provengono da vigneti di collina, coltivati nell’area di Scandiano e Canossa. Le soleggiate esposizioni e i terreni vocati, consentono di vendemmiare uve molto mature e ricche di aromi. I migliori grappoli sono avviati alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce. I vini base sono poi spumantizzati in autoclave con il Metodo Martinotti o Charmat, che esalta il carattere varietale del vitigno. Il Lambrusco Grasparossa "Codarossa" di Albinea Canali è una piacevole versione frizzante di questo grande classico della tradizione emiliana. Da sempre presente sulle tavole del territorio, sta guadagnando maggiore popolarità e consensi in un pubblico di appassionati sempre più vasto, alla ricerca di vini poco alcolici e di piacevole immediatezza espressiva.  Nel calice si presenta di colore rosso rubino piuttosto cupo con giovanili riflessi violacei. Le bollicine salgono delicate, formando in superficie una spuma rosa, soffice e leggera. Il bouquet seduce con profumi intensi di lampone, fragola, ciliegia matura, mora selvatica e amarena. Al palato regala un sorso fragrante e vinoso, con un frutto maturo ed espressivo, che anticipa un finale molto armonioso, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra freschezza e dolcezza fruttata.

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Girlan Rosso 448 slm 2023
Girlan Rosso 448 slm 2023

Questo vino Rosso 448 slm si pone un obiettivo importante, cioè esprimere le potenzialità dei vini rossi all’interno della zona di produzione di Cornaiano, dove ha sede la cantina Girlan. Un traguardo ambizioso, che viene raggiunto grazie anche alle peculiarità dei tre vitigni che compongono il blend: la leggerezza della Schiava si unisce infatti agli aromi fruttati tipici del Pinot Nero, mentre il Lagrein dà il suo contributo a una struttura piena e appagante. Un rosso piacevole, ideale per tutti le stagioni, che trova la propria consacrazione gastronomica soprattutto con i secondi piatti di carne rossa. Questo Rosso 448 slm nasce dalla felice unione di tre vitigni accuratamente selezionati da Girlan, che rappresentano tutte le potenzialità delle uve autoctone a bacca rossa dell’Alto Adige, Lagrein e Schiava, unite a un rinomato vitigno internazionale, il Pinot Nero. Queste tre varietà vengono coltivate dalla cantina sulle colline di Cornaiano, a un’altezza di 448 metri sul livello del mare, ed è proprio da quest’altitudine che nasce il nome dell’etichetta. Le uve, una volta raccolte, vengono diraspate, per poi fermentare in tini d’acciaio inox a temperatura controllata, svolgendo anche la malolattica. Si procede dunque con l’affinamento, che si svolge in vasche di cemento per qualche mese, al termine dei quali il vino è pronto per essere imbottigliato.  Il vino Rosso 448 slm realizzato da Girlan si annuncia alla vista con un tipico colore rosso rubino, decisamente compatto e poco trasparente. Il ventaglio di profumi che si sviluppa al naso racconta note principalmente fruttate, che si arricchiscono sul finale di diversi tocchi speziati. All’assaggio è di corpo leggero, morbido, con un sorso caratterizzato da una piacevole freschezza e da una bella scorrevolezza, che ricalca i sapori già avvertiti all’olfatto. Una bottiglia che colpisce per l’estrema versatilità in cucina, e che stupisce anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

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Tenuta del Buonamico Bianco 2022
Tenuta del Buonamico Bianco 2022

Il Bianco di Buonamico è un vino che racconta una delle zone più interessanti del lucchese, la omonima area di Montecarlo. Una terra che da anni raccoglie consensi e grandi riconoscimenti; merito delle affermate cantine del territorio che producono vini di estrema qualità nel rispetto del luogo d’origine. La Tenuta del Buonamico è senz’altro un punto di riferimento della zona e si posiziona come una delle grandi star dei mercati nazionali e internazionali. Dal 2008 sotto proprietà della famiglia Fontana, i vini interpretano il territorio in chiave moderna, fornendo una visione nuova ed estrapolando tutte le sfumature del vocato comprensorio di Montecarlo, attraverso l’utilizzo delle più innovative tecnologie. In questo caso parliamo di un blend di 6 uve bianche, alcune internazionali, importate più di un secolo fa da un viticoltore che amava la Francia, e alcune autoctone della Toscana. Un’espressione, quindi, dalle diverse facce e sfumature, legata fortemente alla sua terra d’origine. Il vino bianco della Tenuta del Buonamico nasce nella Località Cercatoia, tra le più vocate della zona (quasi da considerare come un cru), da un assemblaggio di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Semillon, Roussanne e Chardonnay. I terreni sono di medio impasto e hanno una matrice argillosa e sabbiosa, il sistema di allevamento è a Guyot e l’esposizione è a nord-est. La raccolta dei grappoli avviene manualmente in piccole cassette durante le ore notturne, avvalendosi anche di una moderna macchina vendemmiatrice. Ogni varietà è trattata singolarmente, viene vinificata e affinata in acciaio, poi assemblata per comporre il blend finale. Il Bianco Buonamico colora il calice di un giallo paglierino limpido e molto luminoso. Al naso è un intrecciarsi di note di agrumi, susina, erbe aromatiche e leggere essenze floreali. Al palato svela una trama molto sottile e delicata, dal sorso fragrante, fresco e scorrevole, con intensi echi fruttati! Da provare con antipasti di pesce o verdure, o su delicati primi a base di pescato del Tirreno!

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Domini Veneti Valpolicella Classico 2023
Domini Veneti Valpolicella Classico 2023

Il Valpolicella Classico di Domìni Veneti è un rosso giovane e fragrante, che rappresenta il volto autentico della Valpolicella e della sua tradizione. È realizzato con le uve classiche del territorio Corvina, Corvinone e Rondinella, coltivate nel magnifico paesaggio collinare a nord della città di Verona, un’area famosa già nell’antichità per la qualità dei suoi vini. Terreni vocati e clima ideale, sono da sempre l’habitat perfetto per le uve a bacca rossa, che si esprimono con profili ricchi ed eleganti. La vinificazione solo in acciaio regala un vino snello e immediato, caratterizzato da fresche note fruttate. Il rosso Valpolicella Classico è una bella versione di questo tradizionale vino veronese, proposta da Domìni Veneti, il marchio di qualità della Cantina di Negrar. Come da antica e consolidata tradizione, è prodotto con le uve dei vitigni autoctoni a bacca rossa da secoli presenti nell’area del veronese. Le vigne di Corvina, Corvinone e Rondinella si trovano nella zona Classica della Valpolicella a un’altitudine compresa tra i 100 e i 250 metri sul livello de mare. I terreni di matrice calcareo-argillosa e un clima mite e ventilato, anche grazie alla vicinanza del Lago di Garda, favoriscono ottime maturazioni delle uve, con un perfetto equilibrio tra ricchezza aromatica e freschezza. Al termine della vendemmia manuale, si procede alla diraspatura e alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino viene imbottigliato dopo un affinamento di qualche mese in acciaio, in modo che possa conservare intatta la vivacità esuberante degli aromi varietali delle uve. Il vino Valpolicella Classico di Domìni Veneti rappresenta la versione moderna e di qualità del vino quotidiano del territorio, da sempre presente sulle tavole veronesi. Nel calice si presenta di colore rosso rubino brillante e luminoso. La fragranza del bouquet conquista subito l’olfatto con profumi di ciliegia, piccoli frutti a bacca rossa, sfumature floreali e leggeri cenni speziati. Agile e scorrevole, è un rosso di medio corpo, con aromi delicati e croccanti, accompagnati da una trama tannica sottile. Il finale è limpido e teso, caratterizzato da una grande freschezza e da una chiusura piacevolmente sapida. L’essenza della Valpolicella nella sua espressione più schietta e autentica.

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Trerè Sangiovese di Romagna 'Lona Bona' 2023
Trerè Sangiovese di Romagna 'Lona Bona' 2023

Il Sangiovese “Lôna Bôna” incarna l’essenza di una Romagna giovane e moderna, non dimentica delle tradizioni territoriali ma slanciata verso uno stile dinamico e innovativo. Il richiamo alla tradizione è evidente nel nome che, in dialetto, significa “luna buona” e identifica il periodo migliore per la semina, differente per ogni varietà. La modernità è evidente invece a partire dall’etichetta illustrata e di design, che strizza l’occhio al pubblico più giovane e di tendenza. Lo stile del vino è incentrato infatti sull’immediatezza, sulla chiarezza territoriale e sul nitore espressivo. Il Sangiovese di Romagna “Lôna Bôna” della cantina Trerè nasce dal classico clone romagnolo ad acino piccolo, proveniente da un unico vigneto sulle verdeggianti colline di Faenza, in un contesto bucolico di grande fascino e antica tradizione. Qui Morena Trerè e il figlio Massimiliano Fabbri hanno promosso nel corso degli anni una modernizzazione delle tecniche agronomiche ed enologiche, facendo della loro attività un modello di efficienza e valorizzazione territoriale. Le viti sono radicate su un terreno limoso di medio impasto, esposte ad est e sud-est, con un’alta densità di impianto di 5.000 piante/ha. In cantina la vinificazione è realizzata con fermentazione e breve affinamento in vasche d’acciaio termoregolate. Il Sangiovese di Trerè “Lôna Bôna” è un vino rosso fresco, agile e scorrevole, dalla grande versatilità gastronomica e pronta ad essere un ottimo compagno della tavola quotidiana. Ha un profilo aromatico molto piacevole ed espressivo, dominato da nitidi sentori di fiori rossi e ciliegie fresche, in cui è possibile riconoscere la viola mammola, i petali di rosa e i piccoli frutti di bosco. Il sorso è rinfrescante, equilibrato, asciutto e beverino, dai tannini presenti ma leggeri e delicati. Accompagna in maniera impeccabile antipasti a base salumi, affettati e piadina, primi piatti al ragù, carni bianche e rosse alla griglia e si offre ad un’infinita varietà di preparazione e abbinamenti.

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Fattoria dei Barbi Chianti 2022
Fattoria dei Barbi Chianti 2022

Il Chianti Fattoria dei Barbi è una delle etichette più rappresentative realizzate da questa importante realtà produttiva toscana. La famiglia Colombini, proprietaria della cantina, produce infatti Chianti sin dal secolo scorso ed è quindi maestra nell’unire il Sangiovese, varietà di riferimento della denominazione, con le altre uve tipiche del territorio. Il risultato è un vino rosso dal profilo semplice ma appagante, che fa sempre la sua figura in tavola, soprattutto in abbinamento con i menu di terra. Va ricordato che questo Chianti viene vinificato e affinato esclusivamente in vasche d’acciaio. Questo Chianti Classico Fattoria dei Barbi ha origine da uve Sangiovese per oltre il 90% di Sangiovese, con piccole percentuali di Canaiolo e di altre uve ammesse dal disciplinare di produzione. I grappoli vengono raccolti manualmente durante la vendemmia e sono immediatamente trasferiti nei locali destinati alla vinificazione della cantina. Qui, dopo la diraspatura, gli acini si pressano sofficemente e il mosto così ottenuto vinifica in contenitori d’acciaio inox. L’iter produttivo si conclude poi con un periodo di pochi mesi in cui il vino affina in contenitori acciaio, per venire quindi imbottigliato e commercializzato, conservando tutte le caratteristiche più delicate e fragranti. Il Chianti Classico firmato dalla cantina Fattoria dei Barbi si palesa all’occhio con un colore rosso rubino, caratterizzato da una buona dose di luminosità. Le note che fanno capolino al naso sono semplici e immediate, ed evidenziano un ventaglio costituito per lo più da frutta e spezie. All’assaggio è di corpo leggero, ed entra al palato con immediatezza e linearità, mettendo in luce un gusto fresco, dove i tannini si avvertono lievi al sorso. Un grande classico della vitivinicoltura italiana a un prezzo davvero incredibile: non fatevelo sfuggire!

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Planeta 'La Segreta Bianco' 2023
Planeta 'La Segreta Bianco' 2023

“La Segreta Bianco” di Planeta è un vino bianco ottenuto principalmente da uve Grecanico, autoctono arricchito dalla presenza di altri vitigni, anche internazionali, nel blend finale. Al naso si è avvolti da sensazioni giovanili, in cui si avverte un profilo mediterraneo che richiama la macchia che circonda i vigneti. Equilibrato e fine il palato, in cui la freschezza è ben dosata durante l’intera progressione gustativa. Qualità e prezzo fanno di quest’etichetta un bianco molto interessante, che conferma la tradizione vitivinicola della famiglia Planeta all’interno del panorama vitivinicolo dell’isola. Questo “La Segreta Bianco” viene realizzato da Planeta partendo da un taglio di uve. Nello specifico a “guidare” il blend troviamo il Grecanico, con un 50%, accompagnato poi da Chardonnay, Fiano e Viognier. Tutte queste varietà crescono in diverse parcelle comprese nei dintorni dei comuni di Menfi e Agrigento, più precisamente all’interno dei vigneti Dispensa, Gurra e Ulmo. Dopo una pressatura soffice degli acini, il mosto effettua una decantazione statica, e la fermentazione successiva avviene in acciaio, a una temperatura controllata di 15 gradi. Rimane a sostare in acciaio per pochi mesi, sino a quando la cantina non procede con l’imbottigliamento. Il vino “La Segreta Bianco” di Planeta si presenta all’esame visivo con un colore giallo paglierino non troppo carico. Lo spettro olfattivo si tinge di note fruttate e floreali, arricchite da sensazioni che rimandano a erbette fresche e a profumi agrumati. All’assaggio è di corpo leggero, dinamico, con un sorso sempre in equilibrio durante lo sviluppo di una beva appagante e rotonda. Un’etichetta versatile, ideale per accompagnare il bere quotidiano anche grazie al prezzo con cui viene proposta, davvero molto incentivante.

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Fattoria del Cerro Rosso di Montepulciano 2022
Fattoria del Cerro Rosso di Montepulciano 2022

Il Rosso di Montepulciano di Tenute del Cerro è un vino fragrante e fresco, che esprime tutta la ricchezza fruttata dell’uva del vitigno Prugnolo Gentile. È la versione più giovane e piacevolmente immediata dei vini realizzati nella meravigliosa zona di Montepulciano. Sulle colline attorno allo storico borgo, le vigne producono uve ricche di profumi e aromi, che ritroviamo con estrema fedeltà varietale nel calice. Un sorso di frutta rossa, ciliegia e leggere sfumature speziate. È un vino perfetto da portare a tavola per accompagnare i primi piatti saporiti della cucina tradizionale toscana. Il Rosso di Montepulciano è prodotto in una delle numerose proprietà gestite da Tenute del Cerro, un’importante realtà del vino italiano, che opera soprattutto in Toscana e Umbria. I vini di Montepulciano sono prodotti nella Fattoria del Cero, che insieme a La Poderina a Montalcino, a Monterufoli nel Chianti, a Montecorona tra Gubbio e Colpetrone a Montefalco costituiscono un mosaico di territori vocati, che consentono di coltivare ogni vitigno nella zona storicamente più vocata, in modo da poterne mettere in luce le caratteristiche peculiari. I vini della Fattoria del Cerro sono il frutto di un attento lavoro nelle vigne della zona di Montepulciano a cui segue un processo d vinificazione, realizzato conprotocolli molto minuziosi. Nasce in questo modo un’etichetta che riesce a esprimere con autentica fedeltà il carattere delle uve. Il Rosso di Montepulciano del Cerro esprime il volto più vero e sincero del Prugnolo Gentile, nella sua versione più fragrante e tipicamente varietale. Al termine della vendemmia, si procede alla fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con macerazione sulle bucce. Il vino si presenta nel calice di colore rosso rubino con giovanili sfumature violacee. All’olfatto esprime un bouquet caratterizzato da delicati profumi di violetta, aromi di ciliegia matura, piccoli frutti a bacca rossa e sfumature di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Al palato è di medio corpo, con una tessitura tannica leggera, un sorso piacevolmente succoso e fruttato. Il finale è fresco e di buona persistenza gustativa.

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Giorgi Bonarda Vivace 'La Brughera' 2022
Giorgi Bonarda Vivace 'La Brughera' 2022

“La Brughera” è una Bonarda vivace, che, sin da subito, mette in luce la propria peculiarità, ovvero quella di presentarsi con un sorso frizzante al palato, decisamente beverino. Si tratta di un vino lombardo dal profilo semplice, che al naso presenta note principalmente fruttate. La struttura genuina e pura di quest’etichetta firmata dalla cantina Giorgi, fa anche sì che questa abbia un ruolo importante in tavola, dove, dall’aperitivo a tutto il pasto, accompagna con versatilità diverse ricette e preparazioni tipiche della cucina italiana. La Bonarda vivace “La Brughera” prende vita da un taglio dove, accanto a un 90% di Croatina, troviamo anche un 10% di Uva Rara. Le viti di queste due varietà crescono in diverse parcelle di proprietà della cantina Giorgi sparse nel terroir dell’Oltrepò Pavese, e vengono monitorate con cura. Le uve, una volta raccolte, vengono pigiate e diraspate, fermentando poi alcoolicamente in acciaio e macerando sulle bucce per 8-10 giorni, portando a compimento anche la malolattica. La maturazione avviene poi sempre in contenitori d’acciaio, dove il vino rimane a maturare per un periodo di 6 mesi, sino a quando non si dà inizio alle operazioni di imbottigliamento e messa in commercio. Giorgi “La Brughera” si annuncia nel calice con un colore tipicamente rubino, attraversato da leggere sfumature violacee che appaiono nell’unghia. I sentori che avvolgono il naso si sviluppano su una piacevole scala di note fruttate, che vanno dalle piccole fragole di bosco alle ciliegie appena colte. Al palato è di corpo leggero, brioso, con un sorso frizzante, scorrevole e appagante, contraddistinto da un gusto spiccato di frutta. Un’etichetta giovane e sbarazzina, con cui la cantina Giorgi mostra il lato più smaliziato dell’Oltrepò Pavese.

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